La FIRST LEGO League è una competizione, prima a livello regionale, poi nazionale e infine internazionale, che promuove l’approccio scientifico e lo sviluppo delle capacità di problem solving nei ragazzi.
Si compone di due fasi principali:
Robot Game: le squadre devono costruire un robot utilizzando pezzi LEGO e un mattoncino intelligente SPIKE, programmato per risolvere missioni tematizzate in un tempo massimo di 2 minuti e 30 secondi.
Progetto scientifico: le squadre affrontano una problematica attuale come un vero team di ricercatori, sviluppando un'idea innovativa per migliorarla o risolverla.
Il titolo di quest’anno era “First Lego League Submerged” e il tema la salvaguardia degli oceani.
Gli alunni hanno ideato un sistema per il contenimento delle dispersioni di petrolio causate da incidenti navali in mare aperto.
Con l’obiettivo di rendere le operazioni di contenimento più rapide ed efficienti, hanno proposto il “SEA B.E.L.T.” (Barrier for Environment Leak Treatment).
Il sistema sfrutta le scialuppe per posizionarsi attorno all’area della nave e, grazie a un meccanismo di motori e carrucole, rilascia tubi in polipropilene che fungono da barriera galleggiante. Questi tubi si collegano tra loro, formando una vera e propria cintura di contenimento.
Una volta posizionato il sistema, le scialuppe potranno sganciarsi e mettere in sicurezza l’equipaggio. Nel frattempo, la barriera continuerà a bloccare la dispersione del petrolio fino all’arrivo degli operatori specializzati nel recupero.
Il principale vantaggio di questo sistema motorizzato è la possibilità di intervenire direttamente sul luogo dell’incidente, senza dover attendere aiuti dalla costa, riducendo così i tempi di messa in sicurezza.
Durante lo sviluppo del progetto, i ragazzi hanno avuto l’occasione di confrontarsi con esperti del settore, che hanno dato suggerimenti su come migliorare la fattibilità del progetto.
Il team Wall-E, composto da 18 alunni di prima e seconda liceo, guidati dai Coach Nicola Piazza e Chiara Franceschini (docenti di matematica e fisica), si è preparato con incontri settimanali di circa due ore, durante i quali ha sviluppato sia il progetto che il robot.
Sabato 1° marzo, la squadra ha partecipato alla gara di Milano, sfidando altre 20 squadre e
conquistando il premio “Performance Robotica” ,
grazie al punteggio più alto ottenuto nei tre round del Robot Game.
Complessivamente, tra la performance robotica e la sessione di giuria, il team ha ottenuto la convocazione alla fase nazionale, a Genova il 22 e 23 marzo.
Lo sviluppo del percorso è stato impegnativo, ma la convocazione alla fase nazionale ha portato grande soddisfazione.
Crediamo fortemente in questo progetto: i ragazzi imparano a gestire le dinamiche del lavoro di squadra, sviluppano le abilità di problem solving unendo creatività e tecnologia.
La partecipazione alla fase nazionale sarà da stimolo per i ragazzi, che avranno l’occasione di confrontarsi con coetanei da tutta Italia, scambiando idee e punti di vista.